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Il borgo di Fiumefreddo Bruzio. Località turistica di grandissimo pregio. E' ritenuto uno dei borghi più belli d' Italia
Fiumefreddo Bruzio è una località turistica di grandissimo pregio, storico, culturale, artistico e ambientale è considerato fra i borghi più belli della provincia di Cosenza insieme a Altomonte e Morano Calabro. Dal 2005 fa parte del club dei borghi più belli d'italia. Il comune conta 3055 abitanti e il borgo è posto su un cucuzzolo a poco più di 200 m.l.s., di fronte al Mar Tirreno.
Il territorio del comune abbraccia le belle spiagge del Mar Tirreno e poi si arrampica sulle prime colline dell'interno per poi raggiungere Monte Cocuzzo a 1541 m.l.s. offrendo al visitatore un ambiente naturalistico ricco e variegato: il mare ,le spiagge, colline e montagne ricche di boschi.
Cenni storici
IX-X sec
I Saraceni devastano quella che era probabilmente una colonia romana (tracce archeologiche sulla collina detta Cutura).
1054, i Normanni costruiscono una torre di difesa a Fiumefreddo,
1201, Simone de Mamistra, governatore della Calabria e barone in epoca sveva, trasforma la torre normanna in castello fortificato e dona il cenobio basiliano di Valle Cent’Acque a Gioacchino da Fiore, monaco ed esegeta, fondatore dell’Ordine detto florense.
XIII-XV sec.
Fiumefreddo viene governato prima dagli Angioini e poi dagli Aragonesi.
1528, l’imperatore Carlo V assegna la baronia al capitano Pietro Gonzales de Mendoza A lui si devono la ricostruzione del castello e il consolidamento delle mura di cinta.
1638, un catastrofico terremoto colpisce il borgo.
1807, il presidio borbonico rintanato nel castello, è costretto alla resa dalle truppe napoleoniche. L’anno dopo l’ultima erede degli Alarcon y de Mendoza, Beatrice, vende i beni di Fiumefreddo, compreso il castello diroccato dall’artiglieria francese.
Punti di Interesse Il Castello (sec.XVII), al suo interno si possono ammirare degli affreschi straordinari realizzati dal Maestro Salvatore Fiume nel 1996. La Chiesa del Carmine risalente al XV sec. La Chiesa di S.Chiara , data al 1552 l’anno di costruzione. Il portale è in pietra ed il pavimento è finemente lavorato a maioliche. Al suo interno custodisce alcuni notevoli tesori d’arte, tra i quali tre altari in legno stile barocco a vernice dorata. La Chiesa Madre è stata edificata nel XVI secolo. Il suo interno è ad una sola navata, con presbiterio di stile napoletano del XVII secolo. Custodisce preziose opere d’arte tra le quali: una pala d’altare “La vergine del Carmelo” del Pascaletti, un crocifisso in legno del IX sec, “la Madonna con Bambino” di Pietro Neuroni datata 1556 e “Il miracolo di S. Nicola di Bari” di Francesco Solimeni del . La Chiesa di S.Francesco di Paola il cui attiguo convento è l’attuale sede del Comune, fu costruita nel 1709 e fino al 1860 era annessa al convento dei Frati Minimi. All’interno custodisce la tomba del Principe Pietro Alarçon Mendoza e quella del pittore Pascaletti. La settecentesca chiesa di San Rocco, in stile a pianta esagonale fu costruita sulla cinta muraria e nei pressi della porta di mare. All’interno è affrescata da opere di Salvatore Fiume realizzate nel 1980.
La Chiesa di S.Francesco di Paola il cui attiguo convento è l’attuale sede del Comune, fu costruita nel 1709 e fino al 1860 era annessa al convento dei Frati Minimi. All’interno custodisce la tomba del Principe Pietro Alarçon Mendoza e quella del pittore Pascaletti. La settecentesca chiesa di San Rocco, in stile a pianta esagonale fu costruita sulla cinta muraria e nei pressi della porta di mare. All’interno è affrescata da opere di Salvatore Fiume realizzate nel 1980.