Il piu grande e articolato mosaico ellenico della Magna Grecia e a rischio. Le mareggiate che tra novembre 2013 e febbraio 2014 hanno danneggiato gravemente le mura del tempio dorico dellantica Kaulon, a Monasterace, infatti, hanno indebolito ulteriormente le difese dellarea archeologica, sempre piu esposta all'azione del mare, distante ormai solo una ventina di metri.
Il mosaico e venuto alla luce al termine di una campagna di scavi avviata nel 1998 e che gia nel 2012 aveva portato alla scoperta di un mosaico raffigurante un drago, un rosone e sei riquadri con motivi floreali. Al termine dei lavori di pulizia, durante la campagna di scavi del 2013 , sono emersi nuovi riquadri che compongono la pavimentazione a mosaico della sala termale della cosiddetta Casa Matta. I riquadri scoperti raffigurano un piccolo delfino, un nuovo drago ed un altro grande delfino che fronteggia il drago scoperto nel 2012. L'ambiente e stato ribattezzato La sala dei draghi e dei delfini.
La datazione del mosaico oscilla tra la fine del IV ed i primi decenni del III sec. a.c. Cuteri coordinatore degli scavi, nel dicembre 2013, dopo che un'altra mareggiata aveva divorato la duna che aveva protetto l' area fino a quel momento, lancio un appello ad intervenire per salvare l'area archeologica di Monasterace, rivolgendosi al Capo dello Stato ed al ministro per i Beni culturali. Un appello a cui hanno aderito enti ed istituzioni. Anche la soprintendenza ai Beni archeologici e intervenuta commissionando un sopralluogo alla geologa dell'Università della Calabria dal quale e emersa la gravita della situazione. La Provincia di Reggio Calabria ha disposto lavori di somma urgenza, facendo collocare una fila di massi a protezione dell'area archeologica, ma la violenza del mare ha reso vano l'intervento.
Il Mibact è intervenuto nel 2014 collocando una gabbionata per la difesa dal mare e ha stanziato 700 mila euro per completare la protezione. Quest’ultimo finanziamento ha l’obiettivo di concludere la difesa costiera del sito archeologico ma è fermo. Si attende da 2 anni il via alla gara d’appalto dal Segretariato regionale del Mibact, che svolge le funzioni di stazione appaltante, per l’aggiudicazione e l’inizio dei lavori di messa in sicurezza della costa.
La direttrice del sito e del museo archeologico di Monasterace, Rossella Agostino in una dichiarazione alla stampa ha fatto sapere: "Kaulonia è stato ed è un luogo dall’alto valore scientifico", ma non è un parco archeologico. Non è illuminato e non c’è una recinzione completa, può entrare chi vuole. E poi c’è il pericolo geologico…"
La dottoressa Agostino ha però manifestato anche dell'ottimismo, annunciando alcune operazioni che potrebbero garantire all’area archeologica un futuro sostenibile e una maggiore fruizione:" Si stanno effettuando i rilievi preliminari per documentare lo stato dei luoghi, in merito al finanziamento del Mibact di 700mila euro. Finalmente si partirà con il progetto di difesa dal mare. Kaulonia ancora non è stata lanciata. Ma dal Pon Cultura 2014-2020, in progettazione al Segretariato regionale, arriverà oltre 1 milione di euro, con questo finanziamento valorizzeremo, in collaborazione con il Polo museale della Calabria, l’area archeologica di Monasterace Marina. Realizzeremo un sistema di videosorveglianza e un impianto di illuminazione del sito archeologico. A breve inaugureremo il bookshop e la biglietteria al museo, servizi che saranno gestiti dalla cooperativa ViviKaulon. Si pagherà un biglietto. E sempre con il Polo museale collocheremo la nuova segnaletica".
L'inverno è alle porte e con esso le mareggiate, a questo punto c'è solo da sperare nella clemenza del mare, che se ne stia buono, fino a quando i tempi elefantiaci della burocrazia e della politica portino a qualcosa di buono.