Castelli in provincia di Reggio Calabria. Il castello normanno di Gerace


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Raccomandato, uno dei libri in assoluto più importanti per la cultura calabrese, l'ormai mitico dizionario dialettale della Calabria di Gerhard Rohlfs

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«Il castello di Gerace sorge proprio in cima all'amba rocciosa intorno alla quale si sviluppò l'originario centro abitato del paese. Edificato secondo alcuni nel corso del VII secolo d.C. come semplice fortificazione, il maniero esisteva di certo già a metà del X secolo, quando all'arrivo delle truppe bizantine, venne raso al suolo insieme alla devastazione della cittadina. Piccolo borgo arroccato alle pendici più basse del Massiccio d'Aspromonte, la cittadina di Gerace conserva ancora oggi il fascino antico dei piccoli borghi medievali, fatti di chiese e di botteghe artigiane, di viuzze e piazzette decorate. Il castello, oggi allo stato di rudere, sorgeva sulla rocca più alta a dominio della vallata sottostante. Ristrutturato completamente e potenziato dai Normanni nel XI secolo, esso andò soggetto nel corso del tempo a diverse distruzioni, causate principalmente dai continui e violenti terremoti che investirono questa parte di Calabria. Ad ogni distruzione seguivano puntuali ricostruzioni e rimaneggiamenti. Il castello di Gerace, circondato da possenti mura difensive, possedeva ingegnosi sistemi di canalizzazione delle acque piovane, che confluivano nel grande pozzo centrale. All'interno dell'area del castello vi era anche un piccolo oratorio bizantino con abside arricchita da pregevoli decorazioni pittoriche e che rimase funzionante fino al XVII secolo. Inoltre il castello era dotato di ponte levatoio che si apriva sul lato orientale della rocca, di un'ampia sala d'armi, chiamata Sala di Mileto, di un bel cortile interno con ampio colonnato, e numerosi altri ambienti adibiti a tutte le funzioni.





Interessanti sono soprattutto i resti ben visibili dell'imponente torrione centrale del castello a pianta cilindrica, di lunghi basamenti monolitici, e di pareti realizzate con blocchi megalitici provenienti dalle rupe di Gerace. Nella zona antistante il castello vi è un piazzale, detto Baglio, probabilmente dal nome di un magistrato che nella piazza emetteva le sentenze. Riservato un tempo al commercio e alle attività militari, dal Baglio si gode uno splendido panorama sul paese di Antonimina, e su tutta la valle omonima che ospita gli impianti termali e le famose Acque Sante Locresi. Per la sua posizione in cima alla rupe a dominio della vallata, il castello normanno di Gerace è meta di turisti e visite guidate, nonostante sia oramai ridotto a rudere». http://www.calabriatours.org/castelli/castello_gerace.htm











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