Il borgo di San Sosti e i suoi tesori: artistici, religiosi e naturalistici.Il Santuario della madonna del Pettoruto.......

L'antica città bizantina di Artemisia, la cascata di "Fra Giovanni", chiese, il castello, e la preziosissima Ascia votiva di San Sosti del VI Sec a.c, che purtroppo da tempo si trova all'estero

Il santuario della madonna del Pettoruto



La cascata "Fra Giovanni"

San sosti è un borgo della provincia di Cosenza che conta 2198 abitanti che sono chiamati Sansostesi. Sorge in una conca nell’alta valle dell’Esaro a 363 metri di altitudine in un contesto naturale salubre e di rara bellezza ,che è il prolungamento naturale del versante tirrenico della catena montuosa del Pollino, il suo territorio è bagnato da due fiumi l’Esaro e il Rosa , ricco di boschi e alte cime montuose, dista dalla costa del Mar Tirreno poco meno di 40 Km. Gli insediamenti umani nel suo territorio risalgono a epoche antichissime, il centro urbano si formò intorno ad un convento di monaci di San Basilio, verso il X Sec d.c. Ancora oggi si possono ammirare i ruderi del castello della Rocca abbandonato intorno al XIII-XIV
Castello della Rocca

Ma senza dubbio il “pezzo forte” di San Sosti è il santuario della madonna del Pettoruto, sorto nel 1247, che ospita una madonna scolpita nel tufo, si trova a 600 Metri di altitudine sulle pendici del Monte "Montea". E’ luogo di pellegrinaggio di un gran numero di persone provenienti da una vastissima area della Calabria e non solo. Tutti gli anni dall’ 1 all’ 8 settembre i pellegrini vi si recano a piedi salendo dalla vicina San Sosti accompagnati dal suono di caratteristici strumenti: piccole fisarmoniche (l’organetto), zampogne, chitarre e tamburini (o tamburelli). Nei pressi del santuario vi sono i resti dell’ antica città bizantina di Artemisia, che si può raggiungere a piedi percorrendo un sentiero fra i boschi.
Santuario della madonna del Pettoruto

L' Ascia Votiva di San Sosti, VI Sec a.c. esposta al British Museum di Londra


Molte altre le cose da vedere a San Sosti, citiamo la Chiesa della Madonna del Carmine, la Chiesa di santa Caterina V.M, la cascata di "Fra Giovanni" sul fiume Rosa, dove oltre ad ammirare la grande cascata, si possono vedere i ruderi del vecchio mulino ad acqua e la vecchia centrale idroelettrica. Per chiudere c’è da segnalare un preziosissimo oggetto del VI Sec. a.c. che appartiene a questo territorio ma che per poterlo ammirare in tutta la sua bellezza, occorre recarsi al British Museum di Londra, è l’ ascia votiva di San Sosti che fu rinvenuta a San Sosti nel 1848 e che nel 1884 venne venduta al British Museum dove tuttora è esposta.
Veduta di San Sosti

I preziosi funghi dei boschi di San Sosti

Ruderi dell'antica città bizantina di Artemisia




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