martedì 11 febbraio 2020

Il Santuario dei Cavallucci marini è nella Locride. Qui da aprile a novembre si possono ammirare gli ippocampi. Animale straordinario e a rischio, amato da grandi e piccini

Marina di Gioiosa Ionica. Colonia cavallucci marini. Foto di Ivan Rullo

Marina di Gioiosa Ionica. Colonia cavallucci marini. Foto di Ivan Rullo

Il cavalluccio marino o ippocampo, nome scientifico "Hippocampus Hippocampus" è un animale estremamente interessante, nonché un essere vivente con caratteristiche straordinarie.
Oggi è una specie a rischio estinzione.
La natura lo ha dotato di caratteristiche particolari che agli occhi dell'uomo sono apparse, soprannaturali e magiche. E forse è anche quest’aura a renderlo un animale tanto amato da grandi e piccini.

 Una delle magie molto particolare del cavalluccio marino è che a partorire è il maschio. È l’unica eccezione nel mondo animale. La femmina depone le uova in una speciale sacca incubatrice nel ventre del maschio.
Marina di Gioiosa Ionica. Colonia cavallucci marini. Foto di Ivan Rullo

 A Marina di Gioiosa Ionica nella locride ne esiste una colonia.

 Nel periodo compreso tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate li si può osservare con un pancione turgido, spesso aggrappati con la coda a un sasso o un rametto sul fondo del mare ed è il padre a occuparsi della gestazione e del parto.

 "Assistere a uno di questi eventi è qualcosa di eccezionale. Nel giro di pochi secondi vengono alla luce decine di piccoli cavallucci. Si tratta di un evento diverso rispetto a qualunque altra cosa vista sui fondali",

racconta Roberta Eliodoro, archeologa con la passione per la biologia marina e le immersioni subacquee (è anche istruttrice), da 15 anni assieme agli altri animatori della "Megale Hellas Diving Center", società che si occupa di servizi per il turismo, la cultura e lo sport, segue la colonia di ippocampi stanziali in questo specchio di mare davanti a Marina di Gioiosa ionica.

 A favorire la presenza di questi straordinari abitatori degli abissi è un fondale di ghiaia e sabbia a media granulometria che non è piatto ma presenta delle cavità naturali che facilitano il ricambio delle acque e impediscono la pesca a strascico. Altra condizione molto favorevole per la prosperità della specie è l'abbondanza di krill, piccoli gamberetti e plancton che rappresentano il nutrimento principale degli ippocampi che nuotano indisturbati sul fondale tra i 5 e i 40 metri di profondità (in base alla stagione) e sono visibili a chiunque voglia e possa immergersi.

 "Qui, spiega Roberta Eliodoro - è una cosa normale riuscire, un po' in tutti i periodi dell'anno, ma soprattutto tra aprile a novembre, ad ammirare gli ippocampi nel loro elemento naturale. Tanto più che essendo questa una specie particolarmente delicata e sensibile la sua presenza richiede, e quindi attesta, un'elevata salubrità delle acque. L'assenza di inquinanti in mare, e Marina di Gioiosa è uno dei comuni in cui la depurazione delle acque funziona, favorisce la riproduzione dei cavallucci marini, che avviene in primavera".

Particolare tutt'altro che secondario se si tiene conto del fatto che si tratta di specie oggi sempre più rare, introvabili in tanti altri tratti del litorale italiano, a rischio di estinzione a causa dell'inquinamento che distrugge i loro habitat, della pesca a strascico e del commercio di cui sono oggetto per gli acquari e per destinazioni orientali come la Cina, dove sono considerati curativi e afrodisiaci.

 "Quella di poter incontrare i cavallucci marini - aggiunge Eliodoro - é un'esperienza straordinaria.
Marina di Gioiosa Ionica. Colonia cavallucci marini. Foto di Ivan Rullo


E mentre in molte località si tratta di incontri episodici, qui sono assolutamente garantiti. Anche lo scorso anno la loro presenza, a Marina di Gioiosa Ionica, è stata massiccia. Ed è stato registrato un elevato numero di esemplari, molti dei quali di piccola taglia e di giovane età, anche per tutto il periodo autunnale. La nostra è una nicchia, ma ogni anno abbiamo presenze di visitatori anche da Olanda, Belgio, Germania, Grecia, Polonia e Svezia. Tutto all'insegna della conoscenza e del rispetto della natura".
Per Info contattare la Megale Hellas Diving Center QUI
Foto di Ivan Rullo per info vedi sito QUI e Facebook QUI





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