lunedì 17 febbraio 2020

Tropea... L'altra Tropea. La stupenda cattedrale di Maria Santissima di Romania.

Tropea. La cattedrale di Maria Santissima di Romania. Foto di Steffen K

La cattedrale di Maria Santissima di Romania di Tropea e concattedrale della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea.
La Cattedrale di Tropea venne edificata dai normanni si ritiene intorno al XII secolo.
 L'edificio nel corso dei secoli ha subito importanti restauri e rifacimenti che non ne permettono una datazione certa.
Descrizione

 La cattedrale di Tropea presenta un assetto di tipo basilicale a tre navate, suddivise da otto pilastri di tufo ottagonali, su cui si innestano archi a sesto acuto il cui profilo è segnato da una doppia ghiera. Le navate sono absidate ed il presbiterio rialzato.
Tropea. La cattedrale di Maria Santissima di Romania. Foto di Steffen K

La riconfigurazione barocca dell'edificio cominciò dai primi del '600 e continuò nel secolo successivo con i lavori che interessarono la volta, il presbiterio, le navate laterali e l'ingresso settentrionale dove il portale venne sormontato da un ovale marmoreo riproducente l'immagine della Madonna di Romania.

L'appellativo di "Romania" è connesso al racconto relativo alla veneratissima icona, conservata nell'abside centrale entro una cornice argentea, che la tradizione vuole proveniente dall'Oriente iconoclasta, ma che la critica considera, piuttosto, frutto di artista locale, avvezzo alla pittura di iconografia greco-bizantina ma consapevole dei nuovi orientamenti giotteschi nell'arte italiana del XIV secolo.
Tropea. La cattedrale di Maria Santissima di Romania. Foto di Jean-Pierre
Tropea. La cattedrale di Maria Santissima di Romania. La veneratissima icona della Madonna. Foto di Igor K

L'immagine fu ritenuta miracolosa per aver salvato la cittadina dal terremoto del 1638 e divenne oggetto di ampissimo culto.

Tra le trasformazioni che l'edificio conobbe nel XVIII secolo è la riconfigurazione della cappella di Santa Domenica, voluta da Mons. Guglielmini (1731-51), a pianta centrale con croce inscritta, decorata con stucchi, altari in marmi policromi e un ciclo pittorico relativo alla vita della Santa.
Tropea. La cattedrale di Maria Santissima di Romania. Foto di rovi18
Tropea. La cattedrale di Maria Santissima di Romania. l'organo a canne Tamburini opus 189, costruito nel 1938. Foto di Martina131102

 I restauri ad pristinum finalizzati al recupero della facies normanna della cattedrale hanno comportato la scomparsa di molti apparati barocchi; ciò nonostante, essa conserva importanti testimonianze artistiche di un periodo che va dal XV al XVII secolo, quali i sepolcri Galluppi (1599), quello Cazetta (XVI secolo) e quello Scattaretica del 1651, tutti ubicati lungo la navata destra.
Tropea. La cattedrale di Maria Santissima di Romania. Foto di Reisduiveltje
Tropea. La cattedrale di Maria Santissima di RomaniaFoto di Reisduiveltje


Tra le testimonianze scultoree di altissimo livello che ancora oggi documentano lo splendore decorativo della Cattedrale e la munificenza dei suoi prelati, sono un ciborio quattrocentesco di fattura toscana che conserva ancora tracce delle originarie finiture oro, ed il maestoso gruppo marmoreo noto come Madonna del Popolo, opera di Giovan Angelo Montorsoli, allievo di Michelangelo, datato al 1555.



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