lunedì 23 maggio 2016

La polis di Locri Epizefiri. Una della città più importanti e mitiche della Magna Grecia


di A. de Franciscis, P. Zancani Montuoro




LOCRI EPIZEFIRI (Λοκοί οἱ ᾿Επιζεϕύριοι; Locri, Locris). - Città della Magna Grecia sul litorale ionico, sita presso gli odierni abitati di Portigliola, Locri, Gerace (provincia di Reggio Calabria). Fu fondata dai Locresi di Grecia, ma non è sicuro se Opunzi, od Ozoli oppure entrambi, verso il principio del sec. VII a. C. (Eusebio, 673-72; Gerolamo, 679-78) in una zona ove era già un centro di italici, di cui conosciamo la necropoli dei secoli IX-VIII nelle località Canale Ianchina, Patariti, a monte di L., con tombe a camera scavate nella roccia e suppellettile costituita da vasi d'impasto, vasi italo-geometrici, armi e monili di bronzo e di ferro. Prima di fissarsi quivi i colonizzatori s'erano fermati poco più a S, al Capo Zefirio (oggi Capo Bruzzano) ma forse per la limitata fertilità del suolo vi restarono appena tre o quattro anni: nulla s'è finora trovato che confermi la notizia di questo primo stanziamento dei Locresi.
Una delle statue dei Dioscuriesposte al museo di Reggio.

Poco dopo la fondazione della città, Zaleuco diede ai Locresi un corpo di leggi che va considerato il più antico di quanti abbiamo notizia in Europa, ma il periodo di maggior sviluppo, di L. fu nei secoli VI e V a. C., quando la città estese il suo dominio sopra un largo territorio dal Mare Ionio al Tirreno, comprendente anche le città di Metauros, Medma, Hipponion; nello stesso tempo sostenne con varia vicenda lotte con Reggio e fermò un attacco dei Crotoniati al fiume Sagra, poco dopo la metà del sec. VI. In politica estera fu legata, soprattutto a Sparta, Taranto, Siracusa e di quest'ultima fu alleata al tempo della spedizione ateniese in Sicilia.




Area archeologica

Più tardi aiutò Dionisio I nelle operazioni militari contro Reggio e la lega italiota ed in compenso ebbe un ampliamento di territorio. Nel 356 a. C. accolse Dionisio Il espulso da Siracusa, ma ben presto lo cacciò per i suoi soprusi e le sue crudeltà. Dal 282 a. C. entrò nell'orbita della guerra tra Roma e Pirro passando più d'una volta da questa a quella parte. Nella seconda punica si arrese ad Annibale nel 216, ma Scipione la conquistò nel 205. Ormai inserita nel mondo romano perdé di importanza, anche se Procopio la considerava ancora una grande città nel sec. V d. C. La città dové gradualmente decadere tra l'VIII ed il IX sec. in seguito alle incursioni dei Saraceni, e l'erede di L. per tutto il Medioevo e l'età moderna fu Gerace, sorta sulle vicine alture. Continua a leggere Tutto
Fonte: Enciclopedia dell'arte antica Treccani
Foto tratte dal web



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