martedì 16 febbraio 2016

La chiesa madre di Pizzo Calabro intitolata a San Giorgio martire e alla vergine Maria


La chiesa madre di Pizzo Calabro sorge nel cuore del centro storico, costruita nella seconda metà del XVI Sec. fu consacrata nel 1587, l ‘iscrizione sull’ architrave ci dice che la chiesa è intitolata a San Giorgio martire e alla vergine Maria. Il manufatto nel corso del tempo ha subito vari restauri e ristrutturazioni. La chiesa madre di Pizzo appartiene alla diocesi di Mileto è può vantare di essere la prima e la più importante collegiata di questa diocesi. Nella sfarzosa facciata barocca arricchita da opere dello scultore Fontana, è rappresentato San Giorgio che con la sua lancia trafigge il drago, è presente una figura femminile che secondo alcuni rappresenta una principessa, altri vi intravedono la madonna, mentre sullo sfondo e presente una fortezza che potrebbe richiamare la torre angioina del castello aragonese.


Affresco sul soffitto

Le due torri campanarie, con campane di varia dimensione, sono state oggetto di ridimensionamento nel XVIII secolo furono ridimensionate, si temeva che in caso di terremoto potessero crollare. L'interno è davvero sfarzoso : l’ altare maggiore in marmi policromi è una meraviglia, numerose sono le opere scultoree e pittoriche di valore, alcune provengono da altri siti andati distrutti, quali ad esempio le statue di Sant'Antonio da Padova, della “Madonna del Popolo” e quella di San Francesco d’Assisi, che furono ceduti dal convento di Sant'Antonio, dopo essere stato gravemente danneggiato dal sisma del 1783.
Navata Centrale

Da ammirare le statue di San Giovanni Battista, che viene attribuita a Pietro Bernini e quella di santa Caterina da Alessandria di Carlo Canale. Sempre all’interno della chiesa si trovano molti affreschi realizzati da artisti locali, quali, Barone, Grillo, Paparo e Zimatore. Un crocefisso del XV secolo denominato "Padre della Rocca", è conservato nella Cappella di Sant'Anna. Una lapide sul pavimento al centro della navata ricorda il re di Napoli Gioacchino Murat, le cui spoglie sono conservate nei sotterranei della chiesa


Bassorilievo raffigurante San Giorgio

Particolare della facciata

Portale


Particolare esterno