Arance e mandarini, eccellenze della Calabria: Oltre che gustosissime, sono preziosissime per la salute




La Calabria produce circa il 25 % della produzione nazionale di agrumi. Sono circa 44.000 le aziende agrumicole. Reggio Calabria è la provincia con il maggior numero di aziende seguita da quella di Cosenza.
Queste due province, producono un quantitativo sempre superiore al 70% del totale per ogni specie prodotta. La specie più coltivata in Calabria è l’arancio seguita dalle clementine nelle province di Cosenza e Catanzaro e dal mandarino in tutte le altre.
la Calabria produce circa il 63% della produzione totale di clementine in Italia, il 32% di arance, 39% di altre varietà di mandarini e il 4,6% di limoni.
La Calabria grazie al suo clima particolare e all'impegno degli agricoltori oltre ad essere uno dei più importanti produttore di agrumi d'Italia si caratterizza per l'eccellente qualità di questi prodotti. Oltre alla bontà, questi agrumi possiedono sostanze che sono preziose per la nostra salute, fra tutte spicca la vitamina C. L’organismo umano non riesce né a produrre né a stoccare l’acido ascorbico, essenziale alla vita. La mancanza di questa vitamina può portare a emorragie e problemi di cicatrizzazione. La vitamina C è importante per il corretto funzionamento del sistema immunitario e la sintesi di collagene nell'organismo, serve a permettere l’assorbimento del ferro e ha azione antiossidante. Il collagene rinforza i vasi sanguigni, la pelle, i muscoli e le ossa. L'uomo non può creare collagene senza la vitamina C.
Inoltre vogliamo segnalarvi che frutta e verdure in generale non solo fanno bene alla salute dal punto di vista fisico ma sono anche un toccasana per l'umore. Aumentarne il consumo migliora il benessere psicologico in poco tempo, bastano due settimane. Questo è quanto emerge da uno studio neozelandese, dell'Università di Otago, pubblicato sulla rivista Plos One. Leggi tutto 
Ci sono alcune variabili che influenzano notevolmente la presenza della vitamina C negli alimenti, dalla raccolta a quando arrivano nel nostro intestino. Il contatto della vitamina C con l'aria tende a diminuirne la sua concentrazione negli alimenti; quando per esempio si spreme un' arancia e la vitamina C viene a contatto con l'ossigeno dell'aria questa si ossida ed una parte va persa.

Il calore tende a "distruggere" la vitamina C; per questo è molto più conveniente nutrirsi di alimenti crudi quando è possibile. Anche la freschezza dell'alimento è fondamentale per la presenza di vitamina C; quanto più tempo passa dalla raccolta del cibo al suo ingresso nell'organismo tanto più la presenza di vitamina C diminuisce. Negli spinaci freschi conservati per 7 giorni, a 4°C, rimane solo il 20% della dote totale in vitamina C, da questo si può dedurre come le arance conservate da mesi hanno ben poca vitamina C.
 I 10 frutti più ricchi di vitamina  C
 Ribes 200 mg
 Kiwi 85 mg
 Fragole e clementine 54 mg
 Arance e limoni 50 mg 
 Mandarini 42 mg
 Pompelmo 40 mg
 Melone 32 mg
 Lamponi 25 mg
 Kaki 23 mg
 More 19 mg
LE 10 VERDURE PIU' RICCHE DI VITAMINA C
 Peperoni 151 mg
 Broccoli e rucola 110 mg
 Cavoli di Bruxelles e foglie di rapa 81 mg
 Cavolfiore 59 mg
 Spinaci 54 mg
 Cavolo cappuccio 47 mg
 Indivia 35 mg
 Sedano 32 mg
 Asparagi e bieta 24 mg
 Pomodori 21 mg
 I livelli giornalieri di assunzione di vitamina C raccomandati dal nostro sistema sanitario nazionale sono i seguenti:
Lattanti (fino ad 1 anno) 35 mg
Bambini (da 1 a 10 anni) 45 mg
Bambini maschi e femmine (da 11 a 14 anni) 50 mg
Adulti 60 mg
Gestanti 70 mg
Nutrici 90 mg









Share on Google Plus

About Lanostracalabria

    Blogger Comment
    Facebook Comment

Facebook