Il borgo medievale di San Demetrio Corone. Da non perdersi gli straordinari mosaici della chiesa di Sant’Adriano

San Demetrio Corone. Abbazia di Sant'Adriano. Mosaico pavimentale. Felino e serpente che si contendono una preda

San Demetrio Corone (Shën Mitri in lingua arbëreshe)
Tra i centri culturali più importanti della comunità Albanese Italiana, è un piccolo borgo calabrese in provincia di Cosenza che sorge sulle colline dalla pianura di Sibari, a ridosso della Sila Greca. Benché si tratti di un piccolo borgo (conta poco più di 3.000 abitanti) qui l’identità etnica arbëreshe è dominante e ancora viva. Si conserva, infatti, ancora la cultura e le bizzarre tradizioni, la lingua, il rito Bizantino e costumi coloratissimi.
Inoltre San Demetrio Corone è sede del Collegio Italo-Albanese di Sant’Adriano (un importante organismo religioso e culturale per la conservazione del rito orientale, delle tradizioni e del patrimonio identitario arbëreshe).
 E ancora, San Demetrio Corone diede i natali a Girolamo De Rada, padre della letteratura albanese moderna e, per incalzare, questo grazioso paesino presilano custodisce uno degli edifici dei secoli XI-XII tra i più preziosi della Calabria: la Chiesa di Sant’Adriano di San Demetrio Corone, un autentico capolavoro, luogo di virtuosismi plastici e spirituali dove eleganza e bellezza si fondono in un’estetica misteriosa e assieme seducente.
San Demetrio Corone. Abbazia di Sant'Adriano. Mosaico pavimentale. Felino 






Il cenobio di San Nilo di Rossano.
 La Chiesa di Sant’Adriano di San Demetrio Corone fu fondata da San Nilo di Rossano (monaco basiliano, eremita e abate forse il maggior personaggio del monachesimo calabro-greco) che, nel 955, edificò in questo luogo una Chiesetta dedicata ai Mariti Adriano e Natalia per istituire un cenobio comunque non troppo distante dal villaggio. Parrebbe che in poco più di un decennio questo cenobio divenne un notevole centro di attrazione per chi fosse alla ricerca di accoglienza spirituale.

San Demetrio Corone. Abbazia di Sant'Adriano. Foto Diesustrip







La Chiesa di Sant’Adriano di San Demetrio Corone
 
La Chiesa di Sant’Adriano di San Demetrio Corone ha di certo perso nei secoli l’originaria unità strutturale e architettonica, mantiene e mostra però sovrapposizioni di linguaggi e messaggi stilistici differenti che esibiscono una raffinata eleganza definita dagli specialisti tra il mostruoso, il misterioso e il fantastico. Per via della chiusura del portale principale nel 1856 l’accesso alla Chiesa è dato da due ingressi laterali, quello principale è sotto il grosso campanile in pietre e mattoni, l’altro è denominato Porta dei Monaci perché consentiva l’accesso alla Chiesa dei monaci dall’attiguo Collegio italo-albanese con stipiti in marmo e due mascheroni in pietra.
San Demetrio Corone. Scorcio
All’interno le tre navate sono a copertura lignea e quattro arcate fiancheggiano la navata centrale sorrette da colonne antiche e da pilastri di fabbrica. Le pareti sono affrescate con raffigurazioni di Santi databili tra il XII e il XIII secolo. Nell’abside è visibile una scena di un più ampio ciclo, la Presentazione di Maria al Tempio. In fondo alla navata centrale è collocata una cupola barocca dove è raffigurato il Creatore con Santi monaci, Suore e San Nilo in preghiera davanti al Cristo in Croce e la mano destra protesa nell’atto di benedirlo.
San Demetrio Corone. Abbazia di Sant'Adriano. 
L’altare maggiore è datato 1731, attribuito a Domenico Costa, sopra campeggia una tela del Martirio di Sant’Adriano probabilmente del pittore Francesco Saverio Ricci. Nelle due nicchie ai fianchi della tela, sono collocati due busti lignei del 1600 raffiguranti Sant’Adriano e Santa Natalia. Nell’altare a sinistra è raffigurata la Madonna con San Nilo e San Vito, mentre in quello di destra è raffigurato San Basilio.
San Demetrio Corone. Abbazia di Sant'Adriano. Mosaico pavimentale. Serpente 
L’autentico capolavoro della Chiesa di Sant’Adriano di San Demetrio Corone è il pavimento (realizzato tra il XII e il XII sec.) parte in opus sectile e parte in mosaico. Qui i quattro mosaici presentano altrettante scene.

Testo fonte comune San Demetrio Corone Vedi per più info
San Demetrio Corone. Scorcio
All’interno le tre navate sono a copertura lignea e quattro arcate fiancheggiano la navata centrale sorrette da colonne antiche e da pilastri di fabbrica. Le pareti sono affrescate con raffigurazioni di Santi databili tra il XII e il XIII secolo. Nell’abside è visibile una scena di un più ampio ciclo, la Presentazione di Maria al Tempio. In fondo alla navata centrale è collocata una cupola barocca dove è raffigurato il Creatore con Santi monaci, Suore e San Nilo in preghiera davanti al Cristo in Croce e la mano destra protesa nell’atto di benedirlo.
San Demetrio Corone. Abbazia di Sant'Adriano. 
L’altare maggiore è datato 1731, attribuito a Domenico Costa, sopra campeggia una tela del Martirio di Sant’Adriano probabilmente del pittore Francesco Saverio Ricci. Nelle due nicchie ai fianchi della tela, sono collocati due busti lignei del 1600 raffiguranti Sant’Adriano e Santa Natalia. Nell’altare a sinistra è raffigurata la Madonna con San Nilo e San Vito, mentre in quello di destra è raffigurato San Basilio.
San Demetrio Corone. Abbazia di Sant'Adriano. Mosaico pavimentale. Serpente 

San Demetrio Corone. Abbazia di Sant'Adriano. 










Dove si trova San Demetrio Corone
 

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